Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
Le “stelle”: garanzia di qualità ambientale per stufe e caminetti
Tutela della qualità dell’aria nel Bacino Padano e in Toscana
LOMBARDIA E VENETO
PIEMONTE
EMILIA ROMAGNA
Le misure temporanee ed emergenziali si applicano nel territorio dei Comuni dell’agglomerato di Bologna e in tutti i Comuni con popolazione sopra i 30.000 abitanti (Dgr n.795 del 05/06/2017, Delibera num. 1412 del 25/09/2017).
Per maggiori informazioni: Sito Regione Emilia Romagna.
REGIONE TOSCANA
Riferimento normativo: Piano Regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA), approvato il 18 Luglio 2018 con delibera consiliare n. 72/2018
Misure strutturali (sempre valide)
Per quanto riguarda l’installazione di stufe e caminetti, il Piano Regionale per la qualità dell’aria in Toscana introduce l’obbligo di efficienza minima a 4 stelle solo per gli apparecchi a pellet e legna installati ex novo in nuove costruzioni o ristrutturazioni.
Nelle costruzioni esistenti è possibile installare qualsiasi tipo di stufa o camino, indipendentemente dalla classe di qualità ambientale.
Per quanto riguarda l’utilizzo, il Piano prevede una distinzione tra
Comuni salubri, in cui non c’è alcuna limitazione;
Comuni critici: sono zone in cui si verificano concentrazioni di particolato fine PM10, tipicamente le zone di fondovalle fino ad un’altezza di 200 metri, che ad oggi rappresentano il 19,3% dei Comuni della Regione. La lista dei Comuni critici viene aggiornata ogni 5 anni ed è reperibile nel sito della Regione Toscana.
Nei Comuni critici, limitatamente alle nuove costruzioni e ristrutturazioni, è possibile usare stufe e caminetti in queste condizioni, indipendentemente dalla classe di appartenenza:
se l’area non è metanizzata
se è già presente un impianto a biomassa
N.B. Esiste una apparente contraddizione fra le possibilità di installazione e di effettivo utilizzo dei generatori a biomasse nelle nuove costruzioni, per i comuni critici e in aree metanizzate. La Regione Toscana ha chiarito quanto segue:
“La misura U2 si riferisce al divieto di utilizzo della biomassa nelle aree critiche per nuove costruzioni o ristrutturazioni. Quindi in queste aree è possibile installare un impianto a biomassa a 4 stelle ma non lo si può utilizzare fino a che viene mantenuta l’indicazione di criticità per quel territorio. Una volta che l’aria sarà risanata, in modo sostanzialmente automatico, ossia senza attendere la predisposizione di un nuovo piano per la qualità dell’aria, tali aree perderanno la connotazione di criticità e conseguentemente il divieto di utilizzo della biomassa per il riscaldamento decadrà. Con questa formulazione, quindi, si permette alle famiglie che lo volessero, di predisporsi, in occasione di interventi di manutenzione o nuove costruzioni effettuati durante la classificazione critica del proprio territorio, ad un futuro utilizzo degli impianti a biomassa quando l’area di interesse perderà la connotazione di criticità.”
Fonte AIEL, Associazione Italiana Energie Agroforestali
Misure emergenziali (valide solo nei periodi di allerta inquinamento)
In caso di concentrazione di particolato fine PM10, il Piano prevede che i Comuni critici possano ricorrere a specifiche limitazioni nell’utilizzo di stufe e caminetti, sempre che questo sistema di riscaldamento non sia l’unico installato. Il dettaglio sulle modalità di attivazione delle ordinanze sindacali è definito da ciascun Comune nell’ambito del proprio Piano di Azione Comunale (PAC). Attualmente, i PAC approvati dai Comuni non prevedono limitazioni per gli impianti ad alta efficienza.
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